giovedì 8 gennaio 2009

THE REIGN OF KINDO - Rhythm, Chord & Melody (2008)

Con colpevole ritardo arrivo a parlare solo ora di uno dei dischi più belli dell'anno appena trascorso.
The Reign of Kindo nascono dallo scioglimento (dopo tre album) dei This Day and Age e porta in formazione i 4/5 di quella band: Joseph Secchiaroli (chitarra, voce), Mike Carroll (chitarra), Kelly Sciandra (piano), Steve Padin (batteria, voce), con l'aggiunta di Jeff Jarvis (basso).
La musica di questo quintetto di Buffalo (NY) è descrivibile come un pop jazz venato da sfumature di rock alternativo, come un incrocio tra Brad Mehldau e i Ben Folds Five. Già i This Day and Age producevano un pop adulto e suadente, ma i The Reign of Kindo vanno ancora oltre grazie ad un sound più maturo e oltremodo raffinato.
Dopo aver esordito l'anno scorso con un EP omonimo altrettanto esaltante e promettente, il gruppo ha esordito con il primo full length album nell'agosto scorso.
Ciò che li distingue da altre band di mainstream pop è l'approccio intellettuale con il quale costruiscono perfette melodie accostate a vertiginosi cambi armonici. Non c'è una canzone fuori posto su Rhythm, Chord & Melody, ognuna ha il suo valore e va a completare un quadro sonoro perfetto.
All'inizio di The Moments in Between sembra di essere dalle parti di Coldplay e Radiohead, ma l'emozionante arrangiamento porta una firma del tutto personale. Così come le leggere dissonanze pianistiche di Great Blue Sea sono un tocco di classe che portano un valore aggiunto ad un pezzo già di per sè eccezionale.
Se i The Reign of Kindo fossero famosi probabilmente
Something in the Way That You Are diverrebbe un nuovo classico soul, uno di quelli che Joss Stone e quel bamboccione di Michael Bublè pagherebbero oro pur di interpretare.
Oltre pop e jazz il gruppo attraversa obliquamente anche la musica sudamericana, mutuata dalle magistrali ritmiche di Padin in Hold Out e The Mystery of Our Day.
Rhythm, Chord & Melody è uno di quei rari album che ti fa ringraziare di essere vivo per potersi ancora stupire grazie alla musica e che vorresti far ascoltare a chiunque, pregando che più gente possibile possa condividere e godere di tale meraviglia.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Entusiasta e assai stimolante rece di un disco uscito 10 anni fa, di cui non so niente! Non è mai troppo tardi, no?

Vittorio

Lorenzo Barbagli ha detto...

Un disco meraviglioso ed è un obbligo recuperarlo